PoD BLOG
|
Lunedì 05 Dicembre 2011 12:26 |
"Vorrei ringraziare la prof.sa Fornero per aver perso la voce per qualche istante e per aver però mantenuto il coraggio ed il cervello per costruire e descrivere con chiarezza delle misure che qualunque politico avrebbe cercato di evitare o di seppellire in qualche decreto illeggibile" (Pari o Dispare)
Dal Blog di Corriere.it La 27sima Ora, il commento di Cristina Molinari, Presidente di Pari o Dispare LINKLa riforma delle pensioni è uno dei caposaldi della Manovra. Lo ha detto Mario Monti durante la conferenza stampa in cui ha presentato la “manovra per salvare l’Italia”. Al ministro Elsa Fornero il compito di comunicare quella che è già stata definita la “stangata anzianità”. Un patto “tra ed entro le generazioni”, ha detto Elsa Fornero illustrando le linee che hanno ispirato la riforma e parlando di “vincoli finanziari severissimi”
È un “meccanismo lungo. E abbiamo dovuto e ci è costato, chiedere sacrifici….», avrebbe voluto dire. Ma la parola “sacrificio” non è stata pronunciata, perché il ministro del Welfare si è interrotta ed è scoppiata in lacrime.
La commozione del ministro non toglierà il peso di quei sacrifici difficili da accettare. E da dire.
Ma quelle lacrime hanno un senso.
“Domani i giornali saranno pieni di articoli e commenti sulle lacrime della prof.ssa Fornero, ministro del Lavoro” dice Cristina Molinari, presidente di Pari o Dispare, l’associazione fondata da Emma Bonino. “Pochi ricorderanno che la signora si è commossa annunciando misure che potevano penalizzare anche pensioni che sono già da fame e persone che per età hanno ben scarsa possibilità di trovare altre forme di reddito. Nessuno ricorderà che siamo invece abituati a ben altre forme di perdita di controllo: ministri e parlamentari che urlano in Parlamento e che si insultano nei salottini TV . Allora io vorrei ringraziare la prof.ssa Fornero per aver perso la voce per qualche istante e per aver però mantenuto il coraggio ed il cervello per costruire e descrivere con chiarezza delle misure che qualunque politico avrebbe cercato di evitare o di seppellire in qualche decreto illeggibile”.
Domani cominceranno conti e consultazioni. Oggi siamo accanto alla signora ministro
|
PoD BLOG
|
Lunedì 14 Novembre 2011 12:09 |
Doppio appuntamento con Pari o Dispare a Milano: dalle 11 alle 13 evento e tavola rotonda "Donne e Media" e dalle 14,30 Assemblea Generale. Entrambi gli eventi sono pubblici e si terranno presso LA CORDATA, Residence San Vittore 49 - Sala Auditorium. Preannunciate a
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
la vostra presenza. Carissime amiche e carissimi amici, è con piacere che vi ricordiamo l'appuntamento dell'Assemblea generale di Pari o Dispare di sabato 19 novembre a Milano, dalle ore 14.30, presso LA CORDATA, Residence San Vittore 49 - Sala Auditorium. E' essenziale che siate presenti e che partecipiate ai lavori di questa assemblea, che sarà un momento di riflessione a tutto tondo sulle cose fatte e sulle possibili evoluzioni di Pari o Dispare. Confermateci dunque la vostra presenza a questa mail (
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
), per favorire anche una piu' agevole organizzazione della nostra giornata di lavori.
La mattina, sempre nella stessa sede, come già comunicatovi, ci sarà l 'evento DONNE NEI MEDIA: quale presenza viene riservata alle donne nei media, come vengono rappresentate nelle notizie e quali sono gli effetti dell'assenza e della distorsione delle tematiche femminili. Quindi dalle 11 alle 13 evento e tavola rotonda e dalle 14,30 Assemblea.
Intanto vi comunichiamo l'ordine dei lavori della nostra assemblea generale:
|
PoD BLOG
|
Sabato 12 Novembre 2011 19:19 |
La nostra lettera ripresa anche nell'articolo pubblicato in queste ore dal sito de Il Corriere della Sera (Link all'articolo)
Gentile Senatore Monti,
La sua nomina ha riempito di speranza la gran parte delle cittadine e dei cittadini italiani che ben conoscono la sua intelligenza, rigore e coraggio. Le auguriamo di riuscire a costituire un buon Governo capace di attuare quelle riforme necessarie a portare il paese fuori da questa crisi drammatica. Immaginiamo che in questi giorni Lei venga sollecitato da ogni parte ma ci consenta di rivolgerle un invito: ci eviti, per favore, una foto di insediamento del nuovo Consiglio dei Ministri di tipo medievale-sessista, composta da soli uomini. Uomini che dovrebbero, tra l'altro, avere come priorità quella di liberare il più vasto giacimento di energia sottoutilizzata presente in Italia: le cittadine italiane. Siamo consapevoli che in questo paese una donna per essere scelta in una posizione di leadership deve essere intelligentissima, ma anche semplice, bella ma anche brutta, con esperienza ma anche giovane, deve preferibilmente avere conquistato un titolo olimpico in eta' giovanile, avere almeno tre figli e soprattutto una (si badi bene: una sola) famiglia perfetta. Ma Lei, Senatore, le cerchi queste donne in gamba, competenti, oneste e sinceramente impegnate per il bene del paese e vedrà che qualcuna la trova! Le auguriamo di riuscire a scegliere persone di valore e di ridare all'Italia un'immagine internazionale degna. Buona fortuna Comitato Pari o Dispare
|
PoD BLOG
|
Mercoledì 19 Ottobre 2011 22:09 |
Carissime,
è qualche tempo che non ci sentiamo, ma abbiamo cercato in questo periodo di ricaricare le energie, di farci venire qualche idea nuova e di ovviare ad alcune questioni organizzative e pratiche essenziali per la vita di una associazione come la nostra.
Vi ricontattiamo quindi già pronte a darvi i prossimi appuntamenti di Pari o Dispare. A breve anche alcune importanti novità che riguardano un nuovo sito presto online, nuove funzioni e newsletter per tenersi più aggiornate e "collegate" oltre che impegni molto concreti.
Questo è un SAVE THE DATE, una convocazione ufficiale per la prossima ASSEMBLEA GENERALE di Pari o Dispare. L'assemblea è indetta in prima convocazione il 18 novembre alle ore 23.00, e in seconda convocazione il 19 NOVEMBRE dalle ore 14.30 a Milano, in un luogo che a breve definiremo.
In quella sede provvederemo ad affrontare alcune modifiche statutarie su cui forniremo ulteriori indicazioni prima dell'assemblea, confermeremo e rinnoveremo alcune cariche, approveremo le prossime azioni per la fine di questo 2011 e l'inizio del prossimo anno. Nella stessa giornata del 19 novembre, probabilmente durante la mattina, vi sarà un ulteriore appuntamento pubblico sempre convocato da Pari o Dispare. Anche su questo a breve avrete il programma completo.
Chi non avesse ancora completato l'iscrizione per l'anno 2011, che da diritto di voto in assemblea, puo' farlo con bonifico bancario seguendo le istruzioni che troverà sul sito: LINK - ISCRIVITI !
Vi preghiamo dunque di segnare in agenda sin d'ora il 19 novembre come giorno da dedicare alla nostra associazione. Pari o Dispare ha bisogno di noi/voi tutte per proseguire il cammino intrapreso, con costanza, impegno e crescita. I tempi per il paese e per le donne sono quantomai difficili e bui e solo se sapremo fare squadra con idee nuove e modi originali per comunicarle, potremo trovare intelligentemente un modo per essere partecipi della vita civile e politica italiana, con proposte e azioni che lascino il segno e siano realizzabili nel concreto.
E' indispensabile il vostro sostegno, il vostro tempo e la vostra creatività, per immaginare gli impegni presenti e futuri. Ora più che mai è il momento per esserci e farvi sentire. Farci sentire. Per informazioni non esitate a contattarci a:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
o al numero 342 17 62 202
Grazie e a presto
|
PoD BLOG
|
Lunedì 26 Settembre 2011 15:05 |
La sparizione delle donne dai sondaggi elettorali
Appello lanciato da Pari o Dispare con:
Lella Costa, Luciana Littizzetto, Mimosa Martini, Lorella Zanardo e Il Corpo delle Donne, Marina Suma, Maria Rosaria Omaggio, Franca Valeri, Eleonora Corbucci, Franca Rame, Dario Fo, Marisa Laurito, Erminia Manfredi, Nancy Brilli, Anna Fendi, Maria Silvia Venturini Fendi, Maria Teresa Venturini Fendi, Maria Ilaria Fendi, Lea Pericoli, Barbara Alberti, Francesca Comencini
In un periodo tanto difficile per il paese e per le donne, che dalle ultime manovre finanziarie escono piuttosto malconce, arrivano altre sorprese guardando programmi rai e sondaggi sulle speranze e le attese degli italiani e le italiane per eventuali nuovi corsi nella vita politica del paese. Altro che quote rosa! Che fine fanno le donne nei sondaggi elettorali? Nella puntata del 20 settembre di Ballarò, a parte osservare durante il programma il nutrito parterre di uomini politici presenti con la sola esclusione di una professoressa battagliera dell'Università di Parigi, è stato trasmesso come di consueto il sondaggio IPSOS di cui ha dato lettura Nando Pagnoncelli. Oggetto, "la fiducia nei leader". L'ultimo sondaggio commissionato e reso noto dal programma, risale a maggio del 2011. Allora figuravano solo due donne su 13 nomi in lista. Nei primi sei posti comparivano sia Emma Marcegaglia che Emma Bonino, molto vicine tra loro, insieme a Tremonti, Montezemolo, Bersani. Di altre donne, apprezzate e presenti in tv come ad esempio la Bindi, nemmeno l'ombra. Nella top 13, a maggio 2011 in testa vi era il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo la pausa estiva, il campione di Pagnoncelli deve aver preso un brutto colpo di calore. Infatti al 20 settembre non si ricordavano più nè di chi fosse Giorgio Napolitano (prima dato all'85%), nè di Emma Bonino (al 46%). Una improvvisa amnesia. Aveva nel frattempo scalzato il presidente della Repubblica la sola donna presente, la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Della Bonino e del nostro Presidente si sono perse le tracce. Ma al di là di facili deduzioni intuitive e tesi complottistiche, in cui pure potremmo dilettarci, ci chiediamo come sia statisticamente possibile passare da un gradimento dell'85% a meno del 20% in pochi mesi, e non comparire nella lista dei 13, quando stabilmente per mesi nomi come quelli di Emma Bonino hanno tenuto bene e senza scossoni. Con che criterio si selezionano i nomi da somministrare al campione? Perché alcuni nomi strumentalmente appaiono e scompaiono? Perché a parte Emma Marcegaglia, non vi è traccia di donne politiche in lista? Prendiamo spunto dall'ultimo fatto di "cronaca" sondaggistica che si è palesato nelle ultime ore, ma potremmo rivolgere le stesse considerazioni e interrogativi a persone come Renato Mannheimer, o ai sondaggisti incaricati da Repubblica: apparizioni e sparizioni sono sempre della stessa natura.
Il punto vero è la trasparenza nei criteri che si adottano nel decidere di includere o escludere alcune personalità politiche, come perfino interi partiti. Ci aspettiamo qualche delucidazione almeno su ciò che dovrebbe essere scientifico e non influenzato da convenienze politiche o opportunismi di sorta. Ci guardiamo bene dal chiedere che più donne vengano invitate nei talk show politici o che su esse anche i sondaggi si concentrino, perché ci rendiamo conto che ciò potrebbe creare troppo imbarazzo. Del resto, imbarazzi a parte, diversi anni fa quando un nome come quello di Emma Bonino fu fatto per la Presidenza della Repubblica, in mezzo a una sfilza di illustri personalità, gli italiani e le italiane non ebbero alcun dubbio. Con buona pace di sondaggisti, opinionisti, presentatori di talk e partiti politici.
|
PoD BLOG
|
Mercoledì 13 Luglio 2011 14:35 |
NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO: GUARDA LO SPOT
APPUNTAMENTO GIOVEDì 14 LUGLIO, DALLE ORE 17.30 DAVANTI AL PARLAMENTO
SE NON ORA QUANDO e PARI O DISPARE contro la manovra finanziaria. Da Roma a New York, prosegue la campagna: "NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO"
Le donne dicono no alla manovra finanziaria in discussione in Parlamento. I gruppi Se Non Ora Quando e Pari o Dispare denunciano una manovra che sottrae al welfare per le donne la cifra record di 4 miliardi di euro.
Questi soldi, per una legge approvata dal parlamento italiano qualche mese fa, dovevano essere impegnati per politiche di conciliazione, inclusione delle donne nel mercato del lavoro, assistenza e cura. Non investimenti a fondo perduto, ma un modo per ridare respiro al potenziale al femminile e per investire nella crescita del nostro paese.
La manovra finanziaria ha cambiato destinazione a questo tesoretto, scippandolo letteralmente dalle borsette delle donne italiane, visto che è dall'aumento dell'età pensionabile nel pubblico impiego delle donne che si riscuotera' la ragguardevole cifra di 4 miliardi. Non una sola parola del Governo su questo furto. Ne' una spiegazione. Omissioni, anche durante il question time al Senato, dove il Ministro Sacconi interrogato su questo ha evitato di rispondere su che fine avesse fatto "il malloppo". Silenzio o bugie da parte degli altri componenti del Governo, oltre che un certo imbarazzo presso la maggioranza.
“Occorre non tacere, fare quanto piu' rumore possibile, in modo che tutte sappiano quanto sta accadendo. Ce ne ricorderemo a tempo debito e lotteremo perché questo scippo non avvenga. E se dovesse accadere, continueremo a insistere perché si torni su questa sciagurata decisione. Sappiamo che sono tempi difficili e che tutti dobbiamo fare sacrifici, ma non è possibile che a fronte di tagli assenti o scarsi su voci come i costi della politica, le province e molto altro, venga chiesto alle donne l’ennesimo sacrificio – spiegano le promotrici– Vogliamo ricordare che le donne sono già chiamate a rispondere, con il loro lavoro volontario e non pagato ai tagli del welfare degli ultimi anni”.
Per protestare contro il provvedimento le donne dei due gruppi, diverse parlamentari (hanno già aderito Emma Bonino, Paola Concia, Francesca Marinaro, Flavia Perina) e tutte coloro che vorranno sostenerle, si daranno appuntamento a Piazza Montecitorio domani, 14 luglio, alle ore 17.30 in coincidenza con la discussione della manovra alla Camera. La data è stata scelta anche per sottolineare che nelle stesse ore sarà in corso a New York la presentazione del il rapporto ombra sulla disuguaglianza di genere in Italia, in margine alla sessione internazionale della Convenzione CEDAW(ONU, Committee on the Elimination of Discrimination against Women). Dal testo emerge, ancora una volta, il ruolo secondario a cui le donne sono condannate in Italia, nonostante gli impegni e le promesse presi dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni.
|
|
|