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NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO! 6 LUGLIO FLASH MOB DAVANTI AL SENATO
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Lunedì 04 Luglio 2011 21:13
IL 6 LUGLIO DAVANTI AL SENATO FLASH MOB E CONFERENZA STAMPA PER LANCIARE L'INIZIATIVA "NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO". PARLAMENTARI E CITTADINE CONTRO LA SOTTRAZIONE DEI FONDI DELLE DONNE ITALIANE.

 

Mercoledì 6 luglio, dalle ore 9.00 alle 10.00 davanti al Senato della Repubblica (corsia agonale, lato Piazza Navona), alcune parlamentari e donne lanceranno l’iniziativa “NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO” , contro lo scippo in atto nella manovra finanziaria del Governo che sottrae ben 4 miliardi che dovevano essere investiti in misure di welfare e conciliazione.

Questi soldi sono a tutti gli effetti delle donne italiane: sono infatti i fondi derivanti dall’equiparazione dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego che il governo, con un precedente provvedimento, si era impegnato a investire per invertire la rotta su occupazione femminile e servizi.

Un flash mob dalle ore 9.00 alle ore 10.00 circa, e a seguire, alle ore 11.00 una conferenza presso la Sala Stampa del Senato per fare il punto sulle tappe dell'iniziativa e sulla manovra finanziaria del Governo.

Hanno già aderito all' iniziativa insieme all'Associazione Pari o Dispare  la Vice Presidente del Senato Bonino, le deputate Concia e Mosca, le senatrici Ghedini, Poretti, Adamo, Incostante, Marinaro e il Senatore Ichino.

Oltre 80 associazioni  hanno lanciato l'appello "Quattro miliardi (erano?) tutti per noi" già dal mese di giugno proprio sullo stesso argomento.

Mercoledì avrà dunque il via  un mese di mobilitazione straordinaria tesa a sventare un furto inaccettabile certificato oggi dal testo della manovra finanziaria.
 
E ora la consegna delle nostre borsette al Governo che si intende di scippi...
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Giovedì 30 Giugno 2011 12:26


Pari o Dispare: Scippate tutte le risorse destinate per legge a facilitare l’occupazione femminile attraverso i servizi per l’infanzia e per le persone disabili. La senatrice Poretti, durante il question time,  consegna al ministro Sacconi la propria borsa per denunciare lo scippo.
Nella bozza della manovra finanziaria si tagliano tutte le risorse, pari a circa 4 miliardi fino al 2020, che la legge per l’innalzamento dell’età pensionabili delle lavoratrici della pubblica amministrazione destinava espressamente “per interventi dedicati a politiche sociali e familiari con particolare attenzione alla non autosuffcienza e all’esigenza di coutilizzare le economie derivanti dall’innalzamento delle pensioni per facilitare, attraverso il potenziamento dei servizi alla persona (asili nido, assistenza domiciliare ai disabili e agli anziani non autosufficienti), la possibilità delle donne di lavorare. Queste risorse dovevano servire a colmare la carenza di servizi per l’infanzia che distingue negativamente il nostro paese: in Italia solo il 13% dei bambini fino a tre anni può usufruire di un asilo nido, a fronte del  30% della Francia. Oggi al Senato, nel corso del question time, la senatrice Poretti ha consegnato la propria borsa al Ministro Sacconi per denunciare lo scippo effettuato dal governo delle risorse che la legge destina alle misure per la conciliazione fra lavoro e famiglia e per la non autosufficienza.
 
La lettera di Cristina Molinari, Presidente di Pari o Dispare. Aggiornamenti e prossimi passi
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Giovedì 09 Giugno 2011 11:25
Care amiche,
  • molte di voi erano presenti alla Conferenza stampa che abbiamo tenuto ieri alla sala Stampa della Camera. Per maggiori informazioni:

link associazioni aderenti e conferenza stampa
link audiovideo conferenza stampa

  • Durante la conferenza hanno preso la parola: Bonino, Lanzillotta e Mosca e molte della associazioni presenti: oltre a Pari o Dispare, Arcidonna, Udi Nazionale, Casa Internazionale della Donne, Usciamo dal Silenzio, Di Nuovo, Aspettare Stanca, e inoltre sono intervenute Valeria Fedeli (Cgil)  e Condorelli (Associazione Stampa Romana).
Ho sicuramente dimenticato qualcuno, ma volevo solo segnalare che l'incontro è stato molto partecipato e abbiamo cominciato ad avere qualche notizia sulla stampa e su giornali radio.
Sono stati depositati alla Camera 3 emendamenti al decreto Sviluppo,con i primi deputati firmatari (il primo emendamento è tripartisan, il secondo e terzo sono bipartisan, cioè firmati solo da esponenti dell'opposizione e terzo polo). Essi, se passeranno al parere del Presidente della Camera, saranno discussi nelle commissioni e successivamente in aula. A breve sapremo qualcosa, sarà noto il calendario e sarà mia cura informarvi. Nel frattempo abbiamo, attraverso Arcidonna, chiesto un incontro con il ministro Carfagna per conoscere la posizione che assumerà sul tema.
Abbiamo anche discusso i prossimi passi alcuni dei quali richiedono una mobilitazione di noi tutte. Tutte potrebbero proseguire nel pubblicizzare l'adesione all'appello sia da parte di associazioni  che di individui, nonché nel diffondere le informazioni sul tema sui siti e in rete (la faccenda non è conosciuta e pochi conoscono cosa sta accadendo). Chi tra di noi ha contatti con la stampa o con radio e tv, li usi per ottenere interviste o articoli. Se serve intervistare qualcuno dei firmatari degli emendamenti (parlamentari) o dell'appello, chiedetecelo e ci attiveremo per creare il contatto
In conferenza stampa si è anche deciso di effettuare, a partire da quando sapremo le date di discussione degli emendamenti, un mail bombing sugli indirizzi mail di deputati e senatori (sono pubblici) in cui si chieda di votare gli emendamenti e sostenere  l'iniziativa. Suggerirei di sottolineare che gli investimenti in conciliazione non  sono né di destra né di sinistra ,ma sono semplicemente buon senso e strumenti preziosi per far crescere l'occupazione femminile, stimolare la crescita economica e migliorare la vita delle donne , ma anche degli uomini. Tenete conto che anche tra i parlamentari il tema non è noto e i documenti da cui si intuisce che i fondi stanno svanendo sono di difficile lettura
Tutte dovremmo tenerci pronte a organizzare a breve qualche forma di manifestazione in occasione della discussione degli emendamenti. Appena note le date dovremo organizzarci.
Tutte dovrebbero usare i propri contatti con parlamentari per stimolarli a votare gli emendamenti e a farsi parte attiva nel sostenerli  
Per le associazioni romane: Pari o dispare ha un appuntamento  (assemblea ) alla casa Internazionale delle Donne  in via della Lungara, 19 -  (sala al piano terra). sabato 11 giugno. dalle ore 14.00 alle ore 17.00 . Se le associazioni firmatarie vogliono mandare una rappresentante potremmo fare un primo punto della situazione perché per sabato avremo probabilmente chiaro il calendario parlamentare e comunque avremo maggiori informazioni per concordare una strategia possibile.

A presto
Cristina Molinari
www.pariodispare.org
 
L'appello e la carica di oltre 70 associazioni. Oggi conferenza stampa
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Martedì 07 Giugno 2011 09:40

CONFERENZA STAMPA -"4 MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI"- La mobilitazione per sventare un irreparabile scippo / martedì 7 giugno, dalle ore 15.30 alle 16.30,  presso la Sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione 4, Roma). Dall'appello "GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL'AUMENTO DELL'ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE" al montare di una iniziativa e i prossimi passi.

Sono più di 70 le associazioni e oltre 1000 persone che in poche settimane hanno sottoscritto l’appello per proteggere i 4 miliardi di euro derivanti dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne del pubblico impiego.

Hanno lanciato l'appello:

A.F.F.I., Amiche ABCD, Arcidonna, Aspettare Stanca, Associazione delle Donne della Banca d’Italia, CEMP (Milano, Consultorio familiare privato Laico), Cittadinanza Attiva, Corrente Rosa, Diversamente Occupate, Donne in Quota, Donne in volo, Filomena, Gruppo Maternità & Paternità, Innovatori Europei, Leipuò, Lucy e Le altre, Ozio Creativo Society, PariMerito, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Udi Nazionale, Usciamo dal silenzio, Valore D

Hanno aderito all'appello:

ADOM (Appello Donne e Media), AIDOS,Amica Cicogna ONLUS,ARPA,  ARCI Donna Napoli ONLUS, ARCI LESBICA/Associazione Nazionale, ARCIGAY, Ass. Culturale Partecipazione , Ass. Radicale Ernesto Rossi Napoli, Ass. FOTOGRAFAREDONNA, CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, Centro Donna Lucca, CERTI DIRITTI, Comitato Internazionale 8 marzo, Consulta Femminile di Trieste , Coordinamento Donne CGIL Firenze, Coordinamento lesbiche romane, DI NUOVO, Donne per la difesa della società civile (Torino),  DONNESUDONNE, DIRE (Donne Italiane Rete Estera, Parigi), DONNE E SCIENZA, DONNE E TECNOLOGIA, DONNE SPI CGIL Padova , FILDIS (Federazione Italiana Laureate e Diplomate di istituti Superiori), Forum delle donne di Trieste, Forum delle Giovani Donne di Trieste,Forum Politico delle Donne di Verona, Genere Femminile, Genio Donna (mensile pari opportunità), Gruppo Donne Manager (Manageritalia), GRUPPO MINERVA FEDERMANAGER, Gruppo Sconfinate, IL CORPO DELLE DONNE – Lorella Zanardo, Il Portale delle Donne, In Genere, La metà di tutto,  LIBERE TUTTE Firenze, NATA DONNA,  NOI  DONNE, Noi Rete Donne, PADOVA DONNE,Rete delle donne per la rivoluzione gentile, ReteAntiViolenza Siracusa, ReteDonne Germania, Rete Donne per la Rivoluzione Gentile, Senato delle Donne (Como), SORELLE  d'Italia, Staff Campo Politico Donne 2011, WILPF Italia,Women in the city, Womenomics.it, Working Mothers Italy, UDI Ferrara, UDI  Cerchio del Lago,- UDI Romana La Goccia,- UDI "Il Caffé delle Donne",UDI Monteverde,UDI Napoli

 

Aggiornato : 7/6/2011

 
Da La Stampa
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Lunedì 30 Maggio 2011 16:19

L'appello di Pariodispare: intervista ad Emma Bonino

(link a La Stampa)

LAURA PREITE
ROMA - Le donne si mobilitano. Questa volta ci sono in gioco quattro miliardi, i fondi derivanti dal risparmio per l’innalzamento dell’età pensionabile nel pubblico impiego, che dovrebbero essere destinati a misure di conciliazione e per la non autosufficienza. “Sono cifre che mai le donne italiane hanno potuto anche solo sognare” si legge nell’appello (www.pariodispare.org/index.php) che più di quaranta associazioni femminili hanno sottoscritto in pochi giorni per difendere questo tesoretto. Non si trova più traccia, infatti, di tali misure nei documenti di programmazione economica e finanziaria approvati dall’Esecutivo.
Il decreto n.78 del 2010, a cui è seguita la legge 122 del 2010, destina i risparmi dovuti all’innalzamento e all’equiparazione dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego a interventi dedicati a politiche sociali e familiari. Queste risorse sono parte del Fondo strategico per il paese a sostegno dell'economia reale e il Governo calcola che in 10 anni, fino al 2020, il risparmio accumulato ammonterà a quattro miliardi. “Abbiamo scoperto che 120 milioni di euro di risparmi per il 2010, sono sfumati” spiega Emma Bonino, vice presidente del Senato e presidente onoraria di Pari o Dispare, associazione capofila dell’appello. “Possiamo sperare che siano andati a coprire le spese dei comuni per gli asili nido, visto il taglio dell’Ici – continua la senatrice - ma per il 2011, nelle iniziative della legge di stabilità verso le quali sono confluiti i fondi per quest'anno, pari a 242 milioni di euro, non c’è nessun riferimento a misure di conciliazione e interventi a favore delle donne. Così come non c’è alcun richiamo alle misure promesse nel piano nazionale di riforma triennale presentato a Bruxelles (il Def, ndr). I 242 milioni di euro del 2011 sono stati sostituiti con 40 milioni, troppo pochi, non ce ne facciamo niente”.
Quando hanno scoperto quello che Emma Bonino definisce uno “scippo legale”, la vicepresidente del Senato, insieme ai senatori Maria Ida Germontani (Fli) e Pietro Ichino (Pd) hanno tentato la via parlamentare, senza tuttavia ottenere risultati.

 
SOTTOSCRIVI L'APPELLO "QUATTRO MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI"
Venerdì 20 Maggio 2011 20:56

Appello congiunto di: A.F.F.I., Amiche ABCD, Arcidonna, Aspettare Stanca, CEMP (Milano, Consultorio familiare privato Laico), Cittadinanza Attiva, Corrente Rosa, Diversamente Occupate, Donne della Banca d’Italia, Donne in Quota, Donne in volo, Filomena, Gruppo Maternità & Paternità, Innovatori Europei, Leipuò, Lucy e Le altre, Ozio Creativo Society, PariMerito, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Udi Nazionale, Usciamo dal silenzio, Valore D

Hanno aderito all'appello fino ad ora: ARPA,  ARCI Donna Napoli ONLUS, ARCI LESBICA/Associazione Nazionale, ARCIGAY, CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Coordinamento lesbiche romane, DI NUOVO, FILDIS (Federazione Italiana Laureate e Diplomate di istituti Superiori), Genio Donna (mensile pari opportunità), Gruppo Sconfinate, IL CORPO DELLE DONNE – Lorella Zanardo, In Genere, La metà di tutto, NOI  DONNE, Rete delle donne per la rivoluzione gentile, ReteDonne Germania, Senato delle Donne (Como), UDI Napoli

 

QUATTRO MILIARDI (ERANO) TUTTI PER NOI:

GIU’ LE MANI DAI FONDI GENERATI DALL'AUMENTO DELL'ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE


E’ in atto un grave furto alle donne italiane, che rischia di passare inosservato.

Il Governo, con l'aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego (come da standard europei), si era impegnato ad utilizzare i risparmi che ne derivano - 4 miliardi circa in dieci anni - per interventi dedicati a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e per il fondo non autosufficienza.

Quattro miliardi  nei primi dieci anni e, dopo, 242 milioni di euro a regime ogni anno: sono cifre che mai le donne italiane hanno potuto anche solo sognare.

Dobbiamo difendere questo tesoro: consentirebbe alle donne italiane e a tutto il Paese di rimettersi in marcia verso gli obiettivi europei, non solo in termini di equiparazione femminile, ma anche di crescita economica. L'Italia stenta a crescere e non può quindi ignorare ciò che è universalmente riconosciuto: il miglior ricostituente per lo sviluppo  è un tasso di occupazione femminile elevato.

4 miliardi in dieci anni per 4 obiettivi:

-        un programma pluriennale di investimento pubblico e tracciabile dei “nostri” quattro miliardi

-        più servizi per la conciliazione di tipologia diversificata

-        più misure a favore dell’inclusione delle donne nel mercato del lavoro a tutti i livelli

-        chiara identificazione dei  rappresentanti politici e sindacali che realmente si impegnano a sostenere il programma per le donne italiane

Noi che firmiamo questo appello ci mobilitiamo per una azione politica – pubblica e visibile -  contro un furto insopportabile per le cittadine di questo paese, irreparabile se dovesse giungere a compimento. Persi questi soldi, sarebbe davvero difficile continuare a parlare di misure per la conciliazione e politiche di inclusione femminile.

 

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Comitato Pari o Dispare