Le donne, il lavoro e il pianeta terra secondo Rita Levi Montalcini.

| 7 gennaio 2013 | 0 Commenti

 

 

 

Testo inedito Tratto dalla Prefazione di “Pensionata sarà lei: le donne, la parità e la crisi economica”, a cura di Emma Bonino, Filippo Di Robilant e Valeria Manieri, Rubbettino Editore (2009)

” Seppure le donne abbiano fatto ingresso nel mondo del lavoro a tutti i livelli in numero sempre crescente, devono tuttavia affrontare molte forme di discriminazione. La discriminazione di genere si basa su aspettative predeterminate e rigide per quanto concerne i rispettivi ruoli nella vita politica, economica, sociale e familiare. Essa riduce lo sviluppo personale di ambedue i sessi e ne ostacola il progresso in ogni ambito sociale. A causa della disuguaglianza nei diritti economici milioni di donne non riescono a migliorare la qualità della loro vita e quella dei figli. L’accesso delle donne può essere una leva fondamentale per far emergere le loro famiglie e la collettività di appartenenza al di sopra della soglia della 

povertà. In particolare va considerato che le donne rappresentano la maggioranza dei poveri e dei disoccupati e spesso sono le principali

vittime dello sfruttamento e di un’organizzazione del lavoro e della società che ne ostacola la crescita professionale sopratutto quando congiunto alla funzione di madre. La subordinazione del ruolo della donna, in molti paesi, è dovuto sopratutto a ragioni culturali e religiose. Sono cause, queste, che hanno radici profonde, nella famiglia, nella società e nelle istituzioni. Le istituzioni internazionali e multilaterali dovranno basare la loro operatività su un sistema democratico, non soltanto in modo tempestivo ma tenendo presente il futuro delle generazioni che erediteranno il pianeta terra .”

 

 

*Rita Levi Montalcini

Scienziata, premio nobel per la medicina (1986), Senatrice a vita della Repubblica Italiana e fondatrice Ebri (European Brain Research Institute)

 

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