Uno sguardo diverso. Le donne e la Rai, due mondi complessi a confronto

| 12 marzo 2012 | 0 Commenti

Il 7 marzo si è tenuto nella sede romana della RAI il convegno “Uno sguardo diverso”, promosso dalla Commissione PO della RAI. Presieduto da Maria Pia Ammirati, Vice direttora di Raiuno, e con la partecipazione della DG Lorenza Lei, della Ministra del Lavoro Elsa Fornero, della Vice Presidente del Senato Emma Bonino e di Roberto Rao componente della Commissione di Vigilanza Rai. Era presente una foltissima platea di donne e anche di uomini, le donne delle molte associazioni e aggregazioni che in questi anni stanno lavorando per un cambiamento della rappresentazione femminile nei media.

Tre le iniziative annunciate che stanno prendendo avvio.
1. Un lavoro di Osservatorio, affidato all’Osservatorio di Pavia, esteso a tutti i programmi in onda in fascia prime time su Rai Uno, Rai Due e Rai Tre, a partire da aprile e per tre diversi periodi: primavera, estate e inverno. I dati saranno inviati alla CPO RAI che produrrà una reportistica. E’ questo un primo risultato di cui siamo contente, avendo a suo tempo molto lavorato per avere un Osservatorio. Certo, lo volevamo indipendente e con dati immediatamente accessibili sul Web, per consentire un dibattito di merito rapido e incisivo. Ma abbiamo fiducia nella capacità di autonomia del centro di Pavia. E per quanto riguarda l’accessibilità dei dati, come PoD, insieme alle altre forze in campo, lavoreremo perché i rapporti di ricerca non finiscano chiusi in qualche cassetto, come a volte è successo in passato.
2. Avvio su RAI 5 di 12 puntate intitolate “Talento donna”, per “raccontare i talenti al femminile, nei luoghi dove dimostrano la loro eccellenza e in quelli in cui si preparano ad affrontare con strumenti e competenze le sfida del futuro”. Qui notiamo che la messa in onda su un canale a cui non tutti accedono è un limite; si tratta però di un canale che sta andando molto bene in termini di ascolti.
3. Apertura di un blog al femminile sul portale RAI: qui le cose dipenderanno anche da noi, vedremo come lavorare per renderlo uno strumento efficace.

Intervenendo la nostra Presidente onoraria Emma Bonino ha rilevato la positività del tutto, ma ha anche sottolineato due cose: - Bene “Talento donna”, bisogna lavorare però perché il discorso sulle donne non si sviluppi solo in spazi dedicati, ma attraversi anche la programmazione in generale, come è implicito nei molti emendamenti “di genere” inseriti nel Contratto di Servizio; - l’imminenza delle elezioni amministrative rende urgente l’attenzione a una visibilità equa per le donne candidate sia nei sondaggi che nei dibattiti. Alla complessità degli adempimenti previsti dal Contratto ha fatto riferimento anche Gabriella Cims, intervenuta per l’”Appello donne e Media”. Mentre Donatella Martini ha rilanciato la proposta di 3 laboratori per creare nuovi format, al Nord, al Centro e al Sud. M. Pia Ammirati ha comunicato che stanno lavorando per nuovi criteri di nomina (CDA e vari livelli di responsabilità), essendo le donne rare nelle funzioni apicali. Cristina Molinari ha ricordato il ruolo di “fabbrica dei sogni” che la Rai potrebbe e dovrebbe esercitare in modo positivo proponendo alle giovani generazioni figure di donne affermate nelle loro scelte professionali sia nell’ intrattenimento che nelle fiction. Roberto Rao ha fatto notare che ci sono programmi che non rispettano né gli impegni “di genere” previsti dal Contratto, né il Codice minori. Molti gli interventi, di cui non possiamo dare conto per brevità. Ma tutte/i hanno indicato questo momento come inizio di un percorso condiviso che verrà portato avanti nel tempo. La DG Lei ha concluso l’evento confermando il proprio impegno a perseguire gli obiettivi discussi.
Come ben sappiamo, la RAI non è certo nel suo momento più felice. Ciò nonostante, in questo scorcio di amministrazione che volge alla fine, si è riusciti ad avviare qualcosa che va nel senso per cui abbiamo lavorato, e di questo possiamo essere contente. Ora si tratta di andare avanti e di avere una “tenuta” nel tempo. Come dimostra il recente Festival di san Remo, ottenere la coerenza degli impegni non è facile.
Serena Dinelli, Coord Gruppo Donne e Media di Pari o Dispare.

 

 

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