Il rapporto Save the Children: alcune considerazioni di Pari o Dispare.

| 15 maggio 2012 | 0 Commenti

Alcuni spunti di riflessione, in occasione del festival dell’economia di Trento del primo giungo a cui parteciperà  la nostra segretaria, Valeria Manieri, intervenendo nell’ appuntamento di Save the Children: l’ Atlante dell’infanzia (a rischio).

Come già spesso ripetuto da Pari o Dispare: non esiste politica per l’infanzia o per le “famiglie”, che non passi anche attraverso politiche di inclusione nel mercato del lavoro delle donne.

Il rapporto Save The Children segnala  che i bambini che vivono al di sotto della soglia di povertà sono aumentati del 7% in quattro anni e sono diventati quasi uno su quattro: il 22,6% del totale (dati da un’ anticipazione del Corriere della Sera).
I più poveri, come sempre al sud, sembrano essere i bambini nelle famiglie monogenitoriali o in quelle famiglie numerose tipicamente sommerse da troppe difficoltà in cui madri coraggiose cercano di sopravvivere come possono, lavorando e prendendosi cura dei figli al tempo stesso e infine le cosìdette famiglie monoreddito in cui a lavorare è un genitore solo, tipicamente l’uomo con moglie-madre a casa.

Infine, non sono da mettere in secondo piano le nuove coppie di giovani ancora troppo precarie per formare vere e proprie famiglie, che se create, risulatano difficili da mantere.
Risulta quindi sempre più urgente liberare le donne: renderle partecipi al mercato del lavoro, favorirne l’ingresso e la permanenza, ritardarne l’uscita. Come? Attraverso politiche aggiornate di inserimento, di formazione continua, incentivi alle imprese che assumono donne, attraverso la lotta al lavoro nero e/o sottopagato,  rendendo i servizi per bambini e anziani sul territorio strumenti imprescindibili e magari, come spesso ricordiamo, sperimentando i voucher per assistenza e cura, largamente diffusi in Europa, e poco praticati in Italia.
Sono queste le politiche pubbliche più efficaci volte ad evitare non solo l’esclusione delle donne e le difficoltà delle famiglie, ma  anche per combattere la povertà infantile, che in un momento di crisi come questo, si fa ancora più sentire.

Sarah De Pietro

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Categorie: Lavoro e welfare

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