Lettera a Babbo Natale ma anche alla befana

| 22 dicembre 2011 | 0 Commenti

Care socie, cari soci, amiche e amici, lettrici e lettori,
diciamo addio al vecchio anno e inauguriamo quello nuovo con un nuovo sito, rinnovato nelle sezioni e nei contenuti. Daremo più spazio alle nostre compagne (che speriamo diventino sempre di più anche le vostre), agli spunti di riflessione e ai documenti dell’associazione.
Continueremo com’è nella nostra mission a batterci per promuovere la parità di genere, nel lavoro, nelle politica, nei medi. Questi “nostri” temi li ritrovate suddivisi per categorie nel sito: welfare e lavoro, donne e media, campagne e news. Ci troverete qui e su facebook ma anche e soprattutto nelle piazze e nei luoghi che contano.
 Vogliamo chiudere questo 2011 con una lettera a Babbo Natale e alla Befana, augurando a tute e a tutti buon lavoro e buone feste.

 

Caro Babbo Natale, cara Befana,

probabilmente sarete stupiti di ricevere una lettera da una associazione di donne e uomini adulti, ma dovete rendervi conto che le abbiamo provate tutte per esaudire i nostri desideri e così proviamo anche con voi e chissà che  non possiate darci una mano.

Vi chiediamo un regalo davvero importante, ma non pesa molto e quindi non dovrebbe né affaticare troppo le renne né atterrare la scopa e inoltre non è neanche solo per noi, ma per tutta il nostro paese. Noi desideremmo che portaste all’Italia un’IDEA e più precisamente una visione delle donne  diversa  .

Per aiutarvi facciamo qualche esempio:

  1. Vorremmo che le donne italiane fossero viste come una risorsa per lo sviluppo economico del paese e che se una azienda ha una percentuale di dirigenti donne sotto il 30% fosse guardata con occhio critico perché considerata non meritocratica
  2. Ci piacerebbe che la responsabilità della cura familiare fosse sentita come condivisa tra uomini e donne, perché è una gran fatica, ma riserva anche molto calore nel cuore che è un peccato perdere
  3. Apprezzeremmo molto che le istituzioni locali e centrali destinassero i fondi in modo equo tra i cittadini maschi e femmine (noi, qui sulla terra, lo chiamiamo “bilancio di genere”)
  4. Sogniamo che, vedendo le aule del Parlamento piene zeppe di cravatte, l’intero paese si chiedesse se non manca qualcosa e come mai metà del paese non è rappresentata equamente.
  5. Se potete ci spingiamo a chiedere una rappresentazione delle donne nei media un po’ più realistica: magari qualche donna intelligente in più e qualche cretina di meno
  6. Solo alla Befana chiediamo che perfino le donne brutte e attempate abbiano diritto di cittadinanza….(sappiamo che lei è sensibile)

Abbiamo chiesto molto, ma se avete ancora un po’ di spazio nei vostri carichi ( se no lasciate indietro qualcos’altro!),  vi chiediamo di portare alle ragazze giovani un po’ di sogni nuovi e diversi da quelli proposti dalla TV. Portate loro una visone di sé che le renda consapevoli della loro forza, della possibilità di conquistare un futuro professionale basato sulla competenza e la capacità, della non negoziabilità del rispetto, della necessità della fatica, ma della risorsa dell’intelligenza, del piacere di essere attraenti, ma non necessariamente tutte uguali e senza difetti.

Vi ringraziamo molto dell’attenzione e aspettiamo con fiducia,

COMITATO PARI O DISPARE

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