Arabia Saudita, le donne al volante affondano i taxi guidati da immigrati
Vi segnaliamo dunque questo articolo, presente sul portale La Repubblica
Primi effetti della rivoluzione: una ricerca evidenzia un futuro a rischio per migliaia di autisti, in gran parte asiatici. Oggi quasi l’80% dei clienti di Uber sono donne. Molte di loro saranno libere di guidare e diminuirà la richiesta di auto con il driver. In compenso aumenteranno le auto vendute di circa 60mila unità l’anno a beneficio dei colossi Ford, Hyundai, Toyota e Nissan
di LUCIO CILLIS
Secondo una ricerca della società di consulenza Ihs Markit, il mercato saudita delle auto dopo una fase di arretramento avrà qualche vantaggio dall’incremento del numero di patenti rilasciate. Ma non sarà certo una manna dal cielo visto che dopo un calo del 12,2% del settore dei veicoli leggeri negli ultimi anni (a 706.100 auto vendute lo scorso anno) e il crollo nei primi mesi del 2017 (meno 28%, 300 mila unità vendute) si intravede una ripresina: infatti in Arabia Saudita ci sono circa 14 milioni di donne delle quali 6,5 milioni nella fascia di età compresa tra i 20 e i 49 anni. Quindi secondo le stime ci sarà un timido aumento delle vendite di 60mila unità l’anno per arrivare nel medio periodo a un totale di 850mila veicoli. Un timido 7% in più fino al 2030 con vantaggi per i segmenti C, D e E, dominati da Ford, Toyota, Hyundai, Nissan.
Ma la buona notizia per le donne si trasformerà presto in un incubo per gli immigrati che oggi svolgono l’attività di autisti. Circa l’80% dei clienti di Uber nel Paese sono signore che fino a ieri non potevano guidare. Con l’aumento delle patenti “rosa” Uber e taxi perderanno via via parte della clientela più affezionata. Le donne appunto. E questo non farà che deprimere il mercato delle braccia straniere alla guida con prevedibili devastanti effetti sugli immigrati al volante.
http://www.repubblica.it/…/arabia_saudita_le_donne_al_vol…/…
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