Maternità surrogata: non lasciate che cancelli le unioni civili
Maternità surrogata: non lasciate che cancelli le unioni civili
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Il dibattito italiano sulle unioni civili e l’assurda polemica sulla maternità surrogata (o “utero in affitto”) mi ricordano un proverbio tedesco: «Man sieht vor lauter Bäumen den Wald nicht mehr!» (Grazie ai troppi alberi, non si vede più il bosco!). La polemica strumentale sulla maternità surrogata cui tanti e tante si affollano a partecipare copre totalmente la vista su una conquista storica del nostro paese: una legge che dia riconoscimento alle coppie omosessuali.
Lo ripeto da mesi: il più grande errore politico e culturale che in Italia si sta facendo intorno alla legge sulle unioni civili è monopolizzare l’attenzione sul tema della maternità surrogata. Errore politico da parte alcuni omosessuali (maschi), strategia politica da parte di una fetta di cattolici furbi e manipolatori, seduti in parlamento e non. La strategia di alcuni “conservatori” è molto chiara: polarizzare la loro contrarietà a una qualsivoglia legge sulle unioni civili, che oggi è impossibile contrastare, concentrandola su una questione che NON riguarda la comunità omosessuale (solo maschile, tra l’altro) ma tutta la società. Associare la maternità surrogata alle unioni civili è un errore clamoroso. Fermatevi!
I “conservatori” nel mondo, contrari ai matrimoni gay, nascondono in realtà ciò che spiega molto bene una saggista americana, Rebecca Solnit, in un libro pubblicato recentemente in Germania: Quando gli uomini mi spiegano il mondo. Secondo Solnit i conservatori si oppongono a ciò che considerano una “iattura” della società, cioè il superamento del potere maschile sulle donne nel contesto del matrimonio. La saggista americana afferma, infatti, che i matrimoni omosessuali ridisegnino i ruoli di donne e uomini nella società, facendo crescere (cioè evolvere) anche gli eterosessuali, donne e uomini: una vera iattura, appunto.
La strategia dei conservatori italiani è chiarissima e sarebbe facilmente contestabile: vi nascondete dietro la maternità surrogata ma il vostro obiettivo è un altro. Altro discorso vale per una piccola parte di omosessuali (maschi) caduti nella trappola dei cattolici cedendo alla seduzione dei media: si sono esposti insinuando il messaggio che le unioni civili riguardino solo loro. Per carità, partono da una legittima tutela dei loro figli ma non possono pensare che tra le femministe non nasca un dibattito. Sei gay, quindi hai la facoltà di additare come omofobe donne femministe che da sempre portano avanti battaglie a favore dei diritti degli omosessuali, e le accusi solo perché contrarie alla maternità surrogata PER TUTTI?
È pericoloso, fatemelo dire. Fermatevi tutti. State contribuendo a mettere in pericolo una legge per una questione che riguarda a malapena il 5% della popolazione omosessuale. È un errore politico e culturale gravissimo.
Cosa fare, allora? In Germania, dove esiste la Step Child Adoption per le coppie omosessuali, senza tante polemiche si fa una cosa semplice: le donne omosessuali sposate hanno più diritti degli omosessuali maschi. Possono accedere all’inseminazione artificiale mentre i maschi no perché la surrogata è vietata per tutti. Si riconosce per la legge la differenza sessuale, senza tante storie. Le donne possono mettere al mondo, gli uomini no. Cosa fanno i maschi gay in Germania? Molti fanno figli con coppie di donne lesbiche e diventano padri, altri ricorrono all’affido che è molto facilitato, e in realtà tutti, lesbiche e gay, puntano alle adozioni per gli omosessuali.
Esistono gay tedeschi che ricorrono alla maternità surrogata in altri paesi? Sicuramente, ma essendo pochissimi non sono al centro del dibattito e non mettono a repentaglio le conquiste di tutti. Meditate gente, meditate, e guardate la luna e non il dito.
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