SE NON ORA QUANDO e PARI O DISPARE contro la manovra finanziaria
NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO: GUARDA LO SPOT
APPUNTAMENTO GIOVEDì 14 LUGLIO, DALLE ORE 17.30 DAVANTI AL PARLAMENTO
SE NON ORA QUANDO e PARI O DISPARE contro la manovra finanziaria. Da Roma a New York, prosegue la campagna: “NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO”
Le donne dicono no alla manovra finanziaria in discussione in Parlamento. I gruppi Se Non Ora Quando e Pari o Dispare denunciano una manovra che sottrae al welfare per le donne la cifra record di 4 miliardi di euro.
Questi soldi, per una legge approvata dal parlamento italiano qualche mese fa, dovevano essere impegnati per politiche di conciliazione, inclusione delle donne nel mercato del lavoro, assistenza e cura. Non investimenti a fondo perduto, ma un modo per ridare respiro al potenziale al femminile e per investire nella crescita del nostro paese.
La manovra finanziaria ha cambiato destinazione a questo tesoretto, scippandolo letteralmente dalle borsette delle donne italiane, visto che è dall’aumento dell’età pensionabile nel pubblico impiego delle donne che si riscuotera’ la ragguardevole cifra di 4 miliardi. Non una sola parola del Governo su questo furto. Ne’ una spiegazione. Omissioni, anche durante il question time al Senato, dove il Ministro Sacconi interrogato su questo ha evitato di rispondere su che fine avesse fatto “il malloppo”. Silenzio o bugie da parte degli altri componenti del Governo, oltre che un certo imbarazzo presso la maggioranza.
“Occorre non tacere, fare quanto piu’ rumore possibile, in modo che tutte sappiano quanto sta accadendo. Ce ne ricorderemo a tempo debito e lotteremo perché questo scippo non avvenga. E se dovesse accadere, continueremo a insistere perché si torni su questa sciagurata decisione. Sappiamo che sono tempi difficili e che tutti dobbiamo fare sacrifici, ma non è possibile che a fronte di tagli assenti o scarsi su voci come i costi della politica, le province e molto altro, venga chiesto alle donne l’ennesimo sacrificio – spiegano le promotrici– Vogliamo ricordare che le donne sono già chiamate a rispondere, con il loro lavoro volontario e non pagato ai tagli del welfare degli ultimi anni”.
Per protestare contro il provvedimento le donne dei due gruppi, diverse parlamentari (hanno già aderito Emma Bonino, Paola Concia, Francesca Marinaro, Flavia Perina) e tutte coloro che vorranno sostenerle, si daranno appuntamento a Piazza Montecitorio domani, 14 luglio, alle ore 17.30 in coincidenza con la discussione della manovra alla Camera. La data è stata scelta anche per sottolineare che nelle stesse ore sarà in corso a New York la presentazione del il rapporto ombra sulla disuguaglianza di genere in Italia, in margine alla sessione internazionale della Convenzione CEDAW(ONU, Committee on the Elimination of Discrimination against Women). Dal testo emerge, ancora una volta, il ruolo secondario a cui le donne sono condannate in Italia, nonostante gli impegni e le promesse presi dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni.
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